Corona virus cosa sappiamo ad oggi
Da quando a dicembre sono iniziate a circolare le prime notizie di una misteriosa malattia simile alla polmonite, il mondo della sanità pubblica ha tenuto d’occhio gli eventi che si stavano verificando in Cina, dove il nuovo coronavirus, all’inizio conosciuto come 2019-nCoV, ha iniziato a diffondersi.
Covid-19, che sta per coronavirus disease 2019, è il nome definitivo della malattia identificato dall’OMS il 12 febbraio.
Nello stesso giorno la Commissione internazionale per la tassonomia dei virus ha assegnato il nome definitivo al virus che causa la malattia: SARS-Cov2, sottolineando che si tratta di un virus simile a quelli della SARS.
I ceppi di SARS- Cov2 sono minimo 6, lo hanno stabilito i virologi e genetisti dell’università di Bologna. Per fortuna dalla loro ricerca si evince che questo virus non muta molto.
Dei 6 ceppi che circolano del virus, il primo identificato a Wuhan, è denominato L, poi sono stati evidenziati V,S, e G, mutato poi in de forme GH e la GR.
Il ceppo più diffuso è il G che rappresenta il74% di tutti iSARS-Cov2 circolanti. Queste mutazioni rendono il virus più infettivo ma meno aggressivo.
La corsa al vaccino accelera in tutto il mondo dove si contano 170 candidati ufficiali con 10 corridori che intravedono il traguardo. I vaccini attualmente allo studio dei ricercatori si basano su vari principi di azione.
Vaccini genetici, che utilizzano uno o più geni del virus per provocare una risposta immunitaria.
Vaccini virali vettoriali, che usano un virus come vettore per rilasciare nelle cellule i geni del coronavirus e determinare una risposta immunitaria.
Vaccini a base di proteine che usano una proteina del coronavirus o un frammento proteico per provocare la risposta immunitaria.
Vaccini con virus interi, che usano una versione indebolita o inattivata del coronavirus per provocare una risposta immunitaria.
Vaccini riproposti, già in uso per altre malattie che possono proteggere da Covid-19.
Intanto che si possa beneficiare della vaccinazione come lotta a SARS-Cov2 come possiamo difenderci?
Gli ultimi studi hanno dimostrato che il virus sopravvive e rimane attivo sulla pelle umana per 9 ore. Questo sottolinea l’importanza di lavarsi frequentemente le mani infatti dopo 15 secondi dall’applicazione dell’etanolo, contenuto nei vari disinfettanti per le mani, viene inattivato.
Recenti studi hanno sottolineato l’importanza di rafforzare il sistema immunitario possiamo aiutarci con un’alimentazione equilibrata e nel contempo far uso di integratori alimentari. Quest’ultimi hanno la funzione di integrare, appunto, eventuali carenze e permettere al nostro organismo di essere più forte.
Può essere utile assumere integratori di Zinco, che ci aiuta a difenderci dai batteri, virus, e cellule tumorali.
Anche i probiotici hanno un effetto protettivo e curativo sull’influenza.
In fitoterapia in aiuto ci viene l’echinacea, che può ridurre il rischio di polmonite in chi ha l’influenza.
Soprattutto oggi ai tempi del coronavirus e delle influenze stagionali, ci danno una base per far funzionare meglio il nostro sistema immunitario.
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